martedì 6 maggio 2025

Festa di San Sebastiano - Anoia Superiore


 


 


 
Nell'ormai lontano novembre 2011, con gli amici Fabio Cagliuso e Francesco Careri, ero andato in visita ad Anoia, dove mi avevano fatto vedere la chiesa di San Sebastiano (oggi fortunatamente restaurata) e mi avevano parlato della festa. Solo qualche anno dopo, precisamente nel 2017, andai a vederla.


La chiesa nel 2011 prima del restauro.











I fedeli dopo il taglio dell'albero, avvenuto nel primo pomeriggio, portano i rami su in chiesa.


L'amico Maurizio Demasi omaggia il santo con i componenti della banda

Il grande falò: so che non si svolge più nello stesso posto per motivi di sicurezza












Con gli amici Riotto e Duscio (del terzo con gli occhiali e baffi non ricordo più il nome) durante la bevuta del vino in una delle poche cantine rimaste.

La festa negli ultimi anni non si svolge più negli stessi luoghi delle foto che avete appena visto. Tra i riti manca quello del taglio dell'albero che non ho mai documentato. Credo sia rimasto lo stesso... mi riservo di fare un aggiornamento il prossimo gennaio.



lunedì 28 aprile 2025

Borrello, Venerdì Santo 2025

Antica Borrello odierna "Laureana di Borrello" Venerdì Santo 2025. Sono meticoloso e preciso: avevo visto delle foto del suddetto luogo, mi avevano incuriosito e avevo appuntato nel mio taccuino di andarci durate la Settimana Santa.


'A Criesola (la Chiesetta), una cappella privata che ho fortunatamente trovato aperta. Non sarà facile visitarla perché è difficile quasi sempre chiusa. Quando si dice che la Calabria è una terra misteriosa sostanzialmente vuol dire quello che è raffigurato nella foto sopra.
Il lindo e sconosciuto centro storico


Palazzi con balconi barocchi 

Lapide del 1300 proveniente dall'antica Mileto




'A Criesola esterno

Chiesa del Carmine





Il mio invito è il solito: andate nei paesi della Calabria dell'interno, quelli che nessuna guida vi indica: troverete la Calabria autentica.

giovedì 6 marzo 2025

Corajisima a Cinquefrondi


"Si bruttu comu na Corajisima!" Da ragazzino ho sentito tante volte la cara nonna Rafelina ripetere questa affermazione, ma non avevo mai chiesto che cosa volesse dire. Oggi, giovedì 6 marzo Anno Domini 2025, dopo aver visto un post sui social che informava della ricomparsa delle suddette Corajisime, non ho resistito: ho preso la mia piccola utilitaria e sono salito a Cinquefrondi per documentare questo rito arcaico e ancestrale. Potrete obiettare molte cose, per esempio che non sono poste sull'uscio di casa e non sono tutte brutte, ma io plaudo al merito di chi ha tolto dall'oblio questo rito meraviglioso. 

P.s. Grazie a Giada Porretta e Marina Rizzo per le preziose informazioni.