mercoledì 26 aprile 2017

l'ultimo segmento

Forse ci siamo sta per essere ultimato il nuovo attraversamento ferroviario sul fiume Petrace. Ma intanto vi faccio vedere dove eravamo rimasti...la foto di seguito si riferisce al giugno 2014...
come si presentava il ponte senza il nuovo attraversamento.
Ecco la situazione in questi giorni manca solo l'ultimo segmento, certo ancora passerà molto tempo per completare l'opera devono essere messi tutti i binari e anche l'elettrificazione della linea. Sapete mi piace molto girare nei centri della piana dove si è svolta la storia nei secoli recenti, i gioiesi che abitavano l'antica gioja non avrebbero mai immaginato che un giorno il Petrace potesse essere attraversato in più modi e stabilmente, poverini erano impegnati a guardarsi dai turchi (mamma li turchi!!!) che un giorno si ed uno no assaltavano le coste. Oggi con il dovuto rispetto per tutti gli altri la storia la facciamo noi nel bene e nel male, un giorno forse qualcuno curioso come me cercherà di capire come sono stati costruiti questi ponti...

giovedì 20 aprile 2017

La svelata di Giffone

Quest'anno su consiglio di molti amici e colleghi decido di salire a Giffone per la tradizionale 'affruntata che loro chiamano svelata. Cosi dopo contatti telefonici su orari e tempi inizio a salire...
Il panorama anche se con un pò di foschia è bello comunque... da lassù si domina tutta la piana.
Un paese davvero incantevole...
Appena arrivato ho subito l'onore di assistere in parrocchia alla vestizione dell'addolorata
Il controllo del velo è davvero pignolo ma deve essere così.
La scalinata dove avverrà la svelata inizia già ad essere presa d'assalto dai primi spettatori.
Ci siamo dietro il parroco il Cristo Risorto che incontrerà la Madonna.
I resti della Chiesa di San Giuseppe distrutta dal terremoto del 1908 da qui partirà tutto...
Intanto sulla scalinata è già tutto pieno come un uovo.
Un ragazzo munito di un grosso campanaccio avverte la folla che manca poco...
Inizia la discesa il velo sta quasi per scomparire
Svelata...
Cristo è risorto Alleluia Alleluia...



Grazie a tutti gli amici della bellissima Giffone in particolare a Pino Mandaglio Tony Spanò e Felice Valente. Ho scelto di documentare la svelata di Giffone perchè a differenza delle altre non è molto conosciuta e fotografata il mio invito è di andarci anche voi la prossima volta.

martedì 18 aprile 2017

Venerdì santu 'ntà chiana i gioi

Mizzica e puru stannu arrivau a simana santa. Visto che sono libero organizzo un percorso che sfiora l'ubiquità...mi decido per Oppido Mamertina, Cittanova e Polistena.
Nel primo pomeriggio dopo aver contattato il mio amico Luigi Grillo e chiesto informazioni sulla via crucis di Oppido mi reco dalla mia Gioia Tauro seguendo a strata di 'livari versu oppitu.
Arrivo con largo anticipo sulla piazza principale vedo un gruppo di persone e riconosco fra questi il professor Rocco Liberti, era la prima volta che ci vedevamo nel mondo reale lo conoscevo solo dai social...mi faccio coraggio e mi presento e subito iniziamo a parlare di storia locale e di molto altro... una persona unica una mente lucida che ha dato con i suoi libri alla storia di questo territorio...con un pò di ritardo tutto inizia e ci lasciamo e così mi concentro sugli scatti...
Vedo subito questi diaconi e preti e con il dovuto rispetto scatta dentro me il ricordo delle fotografie di Mario Giacomelli
Un altra cosa che mi colpisce e mi ricorda le processioni spagnole le tuniche lunghe di questi figuranti...

Va bene può bastare saluto tutti e mi dirigo verso Cittanova...superata Varapodio dopo un pò mi accorgo che non sto andando verso Terranova ma verso il quadrivio di San Bartolo, va bene ormai è inutile tornare indietro. A San Martino incontro i vigili che mi deviano per la via crucis... per fortuna mi lasciano sempre sulla provinciale. Arrivo a Cittanova e la processione è appena iniziata...
Processione dei misteri bellissima con statue di un pregio notevole...in questo scatto si unisce il sacro al profano sul muro l'insegna di una banca...


Anche a Cittanova tutto meraviglioso...Adesso con più calma direzione Polistena per un altra grande processione.
Alle 21 in punto si aprono le porte della Chiesa del Rosario e tutto ha inizio...


Anche Polistena non delude... il mio reportage su questi eventi del venerdì santo finisce qua...

lunedì 10 aprile 2017

Bova Dominica di Parmi

A Bova capitale della Calabria grecanica il rito delle palme discende ancora oggi da un rituale che si svolgeva nell'antica Grecia, certo un rito pagano ma che è molto bello ed unico al mondo.
Quest'anno con tutta la famiglia decidiamo di unirci agli amici di Kalabria Experience e di fare con loro questa immersione in questo rito arcaico che ancora resiste in questa Calabria aspra.
All'arrivo " 'a Muntagna" l'Etna strega un pochino tutti... gli scatti sono solo per lei...
la prima palma che incontriamo è ancora prima di entrare a Bova, queste signore scopriamo che sono francesi e sono venute apposta per questo rito.
una delle decorazioni un pezzo di formaggio "musulupu"  con un simbolo femminile arcaico







La processione lungo le pittoresche viuzze...

Dopo il rito le persone del luogo allietano la giornata con canti e balli...
Particolare della cornamusa fatto a mano serve per sistemare i buchi della stessa...
Il signore in alto a sinistra è il famoso fotografo Sergio Ramazzotti anche lui a Bova...
Iniziamo il giro per le vie, particolare della Chiesa dello Spirito Santo.
Sentiero della civiltà contadina.
Rientro a casa...

Ecco quando andiamo a cercare qualcosa di etnico che proviene da chissà quale parte del mondo non pensiamo mai alle cose di casa nostra, una maniglia fatta con un corno intagliata sapientemente da un contadino con la mente davvero fine...
Il professore Stranges ci spiega alcuni particolari di palazzo Mesiani Mazzacuva...
La torre di Bova...giro finito, alla prossima.

lunedì 3 aprile 2017

Santa Cristina d'Aspromonte

Leggendo il libro "il grande flagello nella piana di Terranova (edizioni il mio libro)" del professor Rocco Liberti ad un certo punto mi sono ritrovato l'immagine dei resti del castello della vecchia Santa Cristina. Non credevo fosse rimasto qualcosa di così significativo ne ero davvero all'oscuro. Quindi mi sono ricordato del mio amico Fabio Cagliuso la cui madre è originaria del posto, dopo vari giorni decidiamo di effettuare la visita dei luoghi che avevano suscitato in me tanta curiosità. Il buon Fabio ha organizzato la visita in modo stupendo ha contattato suo cugino Mimmo Garibaldi che è stata una guida formidabile, poi si è aggiunto il dottor Tonino Violi studioso di storia patria anche lui fondamentale per le mie piccole ricerche.
Corso Umberto il primo impatto è meraviglioso, si vede subito che è un paese tranquillo e tenuto molto bene.
Particolare del fregio nobiliare su palazzo Mazzapica, finisce con un "mammalucco" non ne avevo visti di così, o forse vi ho sempre prestato poca attenzione.

Palazzo Mazzapica
Una piccola fontanella, chissà tutti quelli che vi hanno bevuto tanti anni fa e sono in giro per il mondo che penseranno vedendo la vecchia fontana in cui bevevano dopo magari aver giocato a pallone...
Un lavoro fatto a regola d'arte in quel di Firenze nel 1914
Panorama dalla parte alta
Lo studio di un Dottore d'altri tempi.
Un vecchio lavatoio con acqua pulitissima e fresca che neanche certi freezer moderni riescono a dispensare.
Particolare di una casa in stile liberty.
Verso la Chiesa di San Nicola...
un bimbo corre per raggiungere gli amici in piazza.








resti provenienti dall'antica Santa Cristina.
L'interno della chiesa...e si questa andava fatta in bianco e nero.

Finito il giro nel paese ci dirigiamo solo io e Fabio per vedere i resti del Castello...ma ad un certo punto mi giro verso di lui e gli dico " ndì perdimmu chista esti alta muntagna a fotu chi vitti eu era chi 'livari, tornamu arretu" ci siamo persi questa è alta montagna la foto che ho visto io era con alberi d'ulivo, torniamo indietro.

Cambiamo strada ed infatti dopo un po vediamo i primi resti ma sentiamo abbaiare un cane che in pochi minuti è davanti a noi e ci punta...noi restiamo immobili fino a quando il padrone non viene a recuperarlo...piccole disavventure.
Finalmente eccolo...la foto è zoomata bisogna fare una bella arrampicata davvero faticosa ma ne varrà davvero la pena. 




Ci siamo finalmente, con la lingua di fuori ma ci siamo. E' in buono stato non credevo di trovarlo così, ma forse il luogo impervio lo ha salvato dall'uomo di oggi.
E qua ci sta davvero una foto ricordo...

anche Fabio la merita davvero.



Un ultimo scatto alla torre.


La via del ritorno...


Il paese visto dalla via provinciale verso Gioia Tauro