Dunque partenza da Gioia Tauro quasi cento chilometri per arrivare dove il duce aveva deciso di mandare al confino Cesare Pavese...
Tanta strada ma ne vale la pena...all'orizzonte invisibile ai nostri occhi la madre patria Grecia.
Prima di scendere in spiaggia passiamo dal centro recupero tartarughe marine che si trova nei locali della stazione, la troviamo il caro amico Filippo Armonio che ci fa da guida. Se andate a Brancaleone dovete visitare assolutamente il centro.
E si io malato di treni e stazioni passavo vicino alla stazione e non ci entravo?
Il posto scelto per piantare l'ombrellone è vicino alle barche dei pescatori (non mi piacciono i lidi amo le spiagge libere) che dopo avermi ringraziato per gli scatti mi dicono che vanno a recuperare "il conzo" li vedo scomparire all'orizzonte secondo me lo hanno buttato vicino Patrasso.
Un gozzo sulla spiaggia.
Il lungomare grazioso e attrezzato con lidi e ristoranti.
La casa dove visse gli anni del confino Cesare Pavese.
Al ritorno ci fermiamo a vedere Capo Bruzzano...che dire un luogo meraviglioso che difficilmente vedrete nelle foto che rappresentano il meglio della nostra regione, mi chiedo sempre a chi commissionano certi lavori?
Africo
Nei primi anni duemila alla Feltrinelli di Firenze comprai il bellissimo libro "Africo" di Corrado Stajano e mi sono ricordato che vi era tra le varie foto anche quella della stazione.
Passiamo da Casignana e troviamo la villa chiusa il sabato vi si accede solo su prenotazione il turismo in Calabria ha un grande futuro ma di sabato solo su prenotazione...