Un giorno leggendo il giornale mi imbatto in una polemica innescata da Vittorio Sgarbi sui musei siciliani poco visitati, con relativo elenco di opere poco affollate di pubblico, tra questi vi era la resurrezione di la Lazzaro del Caravaggio esposta per l'appunto al regionale. Un bel giorno di marzo con la mia famiglia e mia sorella Raffaella decidiamo di andare a fare una bella visita.
Dopo essere arrivati al capolinea del tram e aver visto il museo da fuori che avevo visionato sui giornali e su internet troviamo l'entrata che un simpatico signore ci indica perchè fuori non vi è alcuna tabella che ve lo possa segnalare.
Il museo è in una nuova sede ampia che permette una prima esposizione meravigliosa già nell'ampio giardino.
I piccoli dettagli saltano subito al mio occhio fotografico
Reperti dell'epoca Normanna ancora fanno bella mostra.
La ricostruzione di un mosaico bizantino.
Mia moglie ci rende edotti sulle note musicali di questo manoscritto essendo maestra di musica laureata in conservatorio.
E' un tripudio di statue tra opere del Gagini e del Mazzolo una meraviglia.
La statua originale del Nettuno opera del Montorsoli, quella in piazza prefettura è una copia. la statua purtroppo è evirata regalo che ci ha fatto in tempi oscuri chi ci ha preceduto.
La resurrezione di Lazzaro...e si se volete vedere questa opera del Caravaggio non vi resta che attraversare lo stretto.
Particolare di un dipinto sul centro di Messina.
I numerosi reperti non trovano spazio e sono posizionati sul retro del museo in attesa di una collocazione.
Un tre dì d'altri tempi.
Antonello da Messina
Uno dei quadri riproduce piazza duomo forse alla fine del 1800
riprovo a fare uno scatto dello stesso scorcio ai giorni nostri
Le nicchie che si vedono fanno parte di un monastero che si trovava dove adesso vi è il museo, servivano per mummificare i corpi dei monaci.
Il museo è bellissimo ma soffre troppo della presenza dei bronzi sull'altra sponda io proporrei una collaborazione ad esempio chi va a Reggio può avere uno sconto per l'ingresso al regionale.