Badolato...
Ci ho impiegato quasi venticinque anni per arrivare, perché la prima volta che l'ho sentino nominare è stato per lo sbarco di una nave, la Ararat, carica di profughi curdi, nelle acque della Marina. Sono andato pensando di trovare un paese quasi spopolato invece, per fortuna, mi sono sbagliato. Almeno alla fine di luglio. Molto vivo, allegro con molti turisti
Le chiese, tante e meravigliose, sempre tutte chiuse. Di questa, almeno, si può vedere l'interno dalla vetrata del portone.
Tomba di un anonimo migrante nel cimitero di Badolato.
La piccola stazione, punto di partenza delle fughe italiane verso il resto del mondo.