giovedì 9 febbraio 2017

Una domenica a Monasterace

Voglio raccontarvi di una domenica in quel di Monasterace...partimmo da gioia tauro un po tardi a dire il vero...arrivammo dopo le 12 dopo aver attraversato una lingua d'asfalto bollente e desolata...sono più di 80 km...fatti con vero piacere...fu un salto negli anni settanta...poca gente parcheggi a perdita d'occhio...appena arrivati sul lungomare parcheggio subito vicino ad un lido gestito da una signora alla buona alla quale chiediamo se ha da mangiare pronto...dopo aver ordinato dei panini e un piatto di spaghetti per la piccola Elisabetta... subito dopo aver dato il primo morso ad un bel paninazzo mi passa davanti (cu faddali) uno dei camerieri che portava un piatto di pasta al forno fumante...poco dopo passa la signora proprietaria del locale (cu faddali puru idda) e le dico...in dialetto...mu potivavu diri ca aviavu a pasta o furnu (trad. per milanesi colti...me lo potevate dire che avevate la pasta al forno)...subito lei costernata mi chiese scusa e per riparare mandò al tavolo olive sottolio e melanzane...comunque fu una giornata meravigliosa indimenticabile in un mare cristallino e in un borgo ricco di storia...



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