martedì 30 luglio 2019

Catalogazione archivio fotografico Tropeano

A Cinquefrondi da qualche giorno è iniziata la catalogazione dell'archivio fotografico Tropeano donato a suo tempo al comune dal Signor Tullio ultimo di una generazione di fotografi. Nel mondo della fotografia Italiana è un fatto raro che succede in pochi posti, la conservazione di una memoria collettiva fotografica è una cosa straordinaria perchè oggi il digitale ha reso più facile e fruibile a tutti questo mondo, paradossalmente si rischia di non avere traccia di molte cose le foto non  vengono quasi più stampate ma restano in archivi digitali che spesso si rompono lasciando un vuoto materiale immenso. Sotto la direzione di docenti Il lavoro di catalogazione vanta la presenza dell'Archivista Bongazone in collaborazione con l'antropologo Matteo Enia l'università la Sapienza e dei fotografi Tullio Tropeano e Salvatore Colloridi viene restituito alla collettività questo patrimonio.
Negativi da cui di volta in volta saltano fuori famiglie matrimoni comunioni cortei funerali insomma tutto quello che avviene nella vita di un paese.

Negativo di un funerale serviva al tempo per fare vedere alle persone lontane la dipartita di un congiunto.

Scatole che conservano lastre

Il Fotografo Salvatore Colloridi all'opera per il recupero digitale di una lastra.


Una fototessera su lastra degli anni venti del novecento

Silvia una delle studentesse mentre cataloga i negativi. 

Il Fotografo Tullio Tropeano mentre legge una didascalia per le studentesse.


Spulciando esce fuori di tutto anche santini di vecchie campagne elettorali.


La dottoressa Bongarzone e Matteo Enia durante i lavori.

Un matrimonio della Cinquefrondi e di un Italia che è totalmente cambiata.

P.s. il tutto sta avvenendo grazie alla vincita di un bando a cui l'amministrazione di Michele Conia ha partecipato.

venerdì 26 luglio 2019

Modesta proposta per il centro storico di Gioia Tauro

Tra qualche tempo si presenterà come sempre un piccolo calendario di eventi dedicato al piano delle fosse, va bene fino ad un certo punto ( hanno durata temporanea). Visto gli scempi irreparabili che ormai sono sotto gli occhi di tutti la soluzione sarebbe quella di Favara grosso centro alle porte di Agrigento (trovate cos'è il Farm Cultural Park e capirete). In ogni caso bisogna riportare la gente in modo stabile a viverci e viverlo ma come? punto uno defiscalizzando le iniziative commerciali che vogliono avviare un attività prestando attenzione al fatto che non diventino luoghi per una movida incontrollata che esasperi i pochi residenti, punto due provando  a spostare il mercato giornaliero da piazza trecanali a piazza Silipigni magari nelle ore serali più fresche in questo periodo vediamo cosa succede.  Punto tre deve essere gestito con una ztl. quarto punto incentivare le giovani coppie con sgravi fiscali se ristrutturano le case per andarci a vivere...

sabato 20 luglio 2019

Mura antica Metauros

Di questo luogo al contrario di come vi ho abituati non ho foto. In contrada Ajossa sono recintate e la vegetazione li ha coperti... siamo o forse è meglio dire siamo in pochi ad aspettare il momento in cui verranno ripulite e segnalate con tanto di  tabella. Signor sindaco ci conto

sabato 13 luglio 2019

Roma invasa dal turismo di massa

E' un problema che affligge molti luoghi nel mondo non solo Roma in Italia anche Firenze ,Venezia e moltissime città del mondo con il risultato di vedere espulsi i veri abitanti dei centri storici per fare posto a persone che vivono il luogo solo per qualche giorno senza rispetto dei luoghi e delle cose perchè in fondo non le riconoscono proprie.

Tutti vogliono un selfie con il colosseo, quando ci andai la prima volta da ragazzino negli anni ottanta mio padre parcheggiò l'auto a poche centinaia di metri oggi questo è impensabile.

Passeggiare a piazza navona in tranquillità...forse è solo possibile alle quattro del mattino

Per vedere fontana di trevi ci si deve tuffare in mezzo ad un fiume umano e poi immaginare con fatica Anitona che chiama Marcello per dirgli come in 

Anche in vaticano file interminabili



Un vociare indistinto in tutte le lingue...molti dimenticano di essere in luogo santo

Trovare spazio per una foto...quasi impossibile, è diventato tutto un enorme parco giochi per turisti affamati...

martedì 9 luglio 2019

Elogio del peperone ripieno e della Mamma

Ohh'Ntoni chi vai pensandu pipi chini sunnu mangiari esti (Antonio cosa pensi per così poco peperoni ripieni sono). Si è vero ma in questa arte che vedete in foto ci vedo una grande maestria e l'amore infinito per la nostra terra e la nostra cucina. Mamma Maria la mia mamma è una grande cuoca ma non glielo dite...molti quando ero ragazzino sopratutto donne represse e invidiose mettevano in dubbio il suo saper fare ai fornelli perchè udite udite lavorava e non badava troppo la famiglia a loro dire...il che non era vero perchè ha fatto di me un uomo che sa badare a se stesso e a navigare in questo modo difficile. Alcune volte è pressante come tutte le mamme calabresi ma io so come tenerla a bada...

martedì 2 luglio 2019

Chiesa di San Carlo Borromeo Siderno Superiore

Siderno è una delle città più belle della provincia moderna con un bel mare e tante attività commerciali che anche in questo periodo critico la rendono vivace. Ma possiede un centro storico nella parte superiore sconosciuto ai più forse poco sfruttato dal punto di vista turistico. Uno dei gioielli che possiede è quello della Chiesa di San Carlo Borromeo del XV secolo sicuramente di origine bizantina infatti il portale è rivolto a ponente. Come si vede dalle foto è in forte degrado  mancante di tetto, sembra sia imminente un recupero che se tarda ad arrivare comprometterà tutto irrimediabilmente e ci resteranno solo le foto.





Dal lato della strada una degli ingressi laterali è stato chiuso con dei mattoni che sono un ulteriore scempio. Cosa dire se siete in zona andate a vederla prima che ne resti solo il ricordo.