venerdì 23 giugno 2017

Chiesa di San Nicola a Garopoli

Nella piccola Garopoli frazione di San Pietro di Caridà al confine esatto tra le province di Reggio e Vibo si trova una piccola Chiesa dedicata a San Nicola, l'ho scoperta per caso nel mio girovagare, era aperta per delle pulizie straordinarie. Nella piccola Garopoli ha avuto i natali l'accademico e giurista Domenico Cavallari e vi era lo studio dello scultore Domenico De Lorenzo che ha realizzato numerose statue che fanno bella mostra ancora oggi nelle chiese delle due provincie. La Chiesa bisogna di interventi urgenti per non comprometterne definitivamente la struttura, ha bisogno di un restauro serio che non la snaturi facendola diventare troppo nuova. Essendo in una zona di confine, (tutti i confini sono uguali) non riceve le dovute attenzioni. Certo il paesino che la ospita come tutti i centri interni della Calabria è in via di spopolamento ma ci sarebbe una soluzione  solo se lo si volesse, si potrebbero ospitare le famiglie dell'Africa bianca composte da cattolici come noi che forse potrebbero far rivivere questo luogo ancora meraviglioso.
L'esterno della Chiesa
Il tabernacolo, non vi sono cose di chissà quale valore quelle che vi erano sono state portate via ma meritano lo stesso attenzione

Anche se il tempo ha fatto il suo lavoro è bellissima lo stesso






Dopo questo giro virtuale spero che chi di dovere intervenga presto.

lunedì 19 giugno 2017

Africo Vecchio

Africo Vecchio è il paese abbandonato meno conosciuto della Calabria e d'Italia ancora oggi nel 2017 è molto difficile raggiungerlo lo si può fare solo a piedi visto il luogo impervio in cui si trova. Esistono molti documenti su Africo come ad esempio il libro "fra la perduta gente" di Umberto Zanotti Bianco che per quelle popolazioni si è speso molto, ma esistono documenti fotografici come quello realizzato da Tino Petrelli per l'europeo. Dopo questa utile premessa iniziamo il viaggio fotografico fatto insieme agli amici di Kalabria Experience
Dopo un primo tragitto in auto raggiungiamo il punto per l'inizio del nostro cammino.
Tutti infila indiana
La prima tappa è nel vecchio cimitero 
una piccola cappella che ancora resiste alle ingiurie del tempo
nel cortile del cimitero l'amico Massimo Collini legge alcuni brani sulla storia di Africo
L'interno del piccolo cimitero è davvero in condizioni pessime...anche se abbandonato è sempre un luogo santo credo almeno una volta l'anno con dei volontari che si possa pulire.
Seconda tappa la Chiesetta di San Leo che purtroppo abbiamo trovato chiusa.
Quello sullo sfondo anche se la foschia non permette di vederlo bene è il mar Jonio.
L'ingresso ad Africo

Dal 1951 anno dell'abbandono definitivo ad oggi la natura si è ripresa i suoi spazi...
                                 un angolo con una scaletta ormai inutilizzata da anni


La Chiesa che nei giorni dell'alluvione del 1951 era stata un rifugio sicuro per quelle popolazioni inizia a crollare.
Il telegrafo che lo stato aveva messo per dare la caccia a Musolino " 'u re i l'asprumunti..."non era stato messo per alleviare i disagi della popolazione locale...
la facciata esterna della chiesa
Una tabella del Cai ci ricorda l'altimetria
Il gruppo dopo la pausa pranzo
Il Poeta Gianni Favasulli mentre recita una poesia

L'interno della ex caserma dei carabinieri

                                                     Panorama sulla via del ritorno
 la vecchia scuola elementare...imponente ancora oggi nel suo stato di degrado... Zanotti Bianco la volle così a simboleggiare come la conoscenza l'istruzione possa sollevare un popolo dal degrado
un cortile laterale della scuola
Fuori dalla scuola vediamo le famose foto di Tino Petrelli pubblicate sull'europeo stampate dall'amico Massimo Collini, riguardandole davanti la scuola non si può che rimanere basiti per le condizioni a cui erano costretti quelle giovani vite
Alla fine del percorso il Poeta Gianni Favasulli Africoto Doc ci intrattiene con la sua chitarra
Sulla via del ritorno...
'U Passu da 'Zzita dove la leggenda narra che una giovane donna per sfuggire ad un amore imposto si sia suicidata
Sui piani di Bova...
La rocca di Bova illuminata dal tramonto...al prossimo viaggio

giovedì 8 giugno 2017

Caulonia Superiore

Mi piace andare nei paesi dell'entro terra Calabrese in giornate in cui sono libero... preferibilmente quando non ci sono eventi particolari perchè cosi posso vedere la vita reale di tutti i giorni di questi borghi che magari in altre occasioni festose danno una visione non reale delle cose.
Caulonia Superiore è uno dei borghi da me visitati, un luogo incantevole ricco di storia che vive oggi isolato dagli avvenimenti che condizionano tutta la nostra penisola, per alcuni lo so è visto come una cosa noiosa sinonimo di arretramento, ma credetemi la vita vera si vive in questi luoghi e non dove le cose vanno in modo frenetico ed elettrico dove non ci si accorge più delle cose semplici della natura che possono essere anche il semplice canto di un uccellino... ma lasciamo questa filosofia spicciola per fare un salto virtuale con i miei scatti.
Al nostro arrivo neanche a farlo apposta ci da il benvenuto una colomba
Gli abitanti del posto trascorrono tranquilli il loro tempo libero giocando a carte in piazza.
I resti del castello che non ho potuto visitare (era chiuso).
Le chiese sono costruite affianco a palazzi nobiliari.
Alzare lo sguardo da sotto il portale di una chiesa.
Le vie del centro storico pulitissime...e non aggiungo altro
La mia piccola famiglia procede tra i vicoli...
Le case costruite una addosso all'altra per difendersi meglio dai turchi.
Parcheggi ingegnosi...

Resti della chiesa di San Zaccaria

Scorci bellissimi
La strada che porta alla chiesa del rosario divenuta pedonale per uno smottamento del terreno di qualche anno fa...
Le chiese di Caulonia sono bellissime ma l'unica che ho potuto vedere al suo interno è questa mi hanno detto che molte sono chiuse perchè non vi è personale per tenerle aperte...sarà vero?
Palazzo Hieracy che meraviglia bisogna vederlo almeno una volta nella vita
La simpatica signora che ci ha regalato la guida cartacea su Caulonia

So benissimo che in realtà questi luoghi per la vita di oggi non offrono lavoro alle persone semplici e stanno diventando in alcuni casi rifugi dorati per persone facoltose che non hanno radici con questi luoghi, ma io sono un sognatore e spero che un giorno tutto questo cambi e la maggioranza delle persone capisca che il progresso non è il possesso di beni effimeri come quelli cercati oggi in questa società...