lunedì 19 giugno 2017

Africo Vecchio

Africo Vecchio è il paese abbandonato meno conosciuto della Calabria e d'Italia ancora oggi nel 2017 è molto difficile raggiungerlo lo si può fare solo a piedi visto il luogo impervio in cui si trova. Esistono molti documenti su Africo come ad esempio il libro "fra la perduta gente" di Umberto Zanotti Bianco che per quelle popolazioni si è speso molto, ma esistono documenti fotografici come quello realizzato da Tino Petrelli per l'europeo. Dopo questa utile premessa iniziamo il viaggio fotografico fatto insieme agli amici di Kalabria Experience
Dopo un primo tragitto in auto raggiungiamo il punto per l'inizio del nostro cammino.
Tutti infila indiana
La prima tappa è nel vecchio cimitero 
una piccola cappella che ancora resiste alle ingiurie del tempo
nel cortile del cimitero l'amico Massimo Collini legge alcuni brani sulla storia di Africo
L'interno del piccolo cimitero è davvero in condizioni pessime...anche se abbandonato è sempre un luogo santo credo almeno una volta l'anno con dei volontari che si possa pulire.
Seconda tappa la Chiesetta di San Leo che purtroppo abbiamo trovato chiusa.
Quello sullo sfondo anche se la foschia non permette di vederlo bene è il mar Jonio.
L'ingresso ad Africo

Dal 1951 anno dell'abbandono definitivo ad oggi la natura si è ripresa i suoi spazi...
                                 un angolo con una scaletta ormai inutilizzata da anni


La Chiesa che nei giorni dell'alluvione del 1951 era stata un rifugio sicuro per quelle popolazioni inizia a crollare.
Il telegrafo che lo stato aveva messo per dare la caccia a Musolino " 'u re i l'asprumunti..."non era stato messo per alleviare i disagi della popolazione locale...
la facciata esterna della chiesa
Una tabella del Cai ci ricorda l'altimetria
Il gruppo dopo la pausa pranzo
Il Poeta Gianni Favasulli mentre recita una poesia

L'interno della ex caserma dei carabinieri

                                                     Panorama sulla via del ritorno
 la vecchia scuola elementare...imponente ancora oggi nel suo stato di degrado... Zanotti Bianco la volle così a simboleggiare come la conoscenza l'istruzione possa sollevare un popolo dal degrado
un cortile laterale della scuola
Fuori dalla scuola vediamo le famose foto di Tino Petrelli pubblicate sull'europeo stampate dall'amico Massimo Collini, riguardandole davanti la scuola non si può che rimanere basiti per le condizioni a cui erano costretti quelle giovani vite
Alla fine del percorso il Poeta Gianni Favasulli Africoto Doc ci intrattiene con la sua chitarra
Sulla via del ritorno...
'U Passu da 'Zzita dove la leggenda narra che una giovane donna per sfuggire ad un amore imposto si sia suicidata
Sui piani di Bova...
La rocca di Bova illuminata dal tramonto...al prossimo viaggio

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