Se oggi venite a Gioia Tauro a cercare i resti di questa Chiesa non troverete nulla. Solo dopo un attenta lettura dei libri su Gioia ne avrete qualche notizia. Il Libro del professore Rocco Liberti "Gioia Tauro" Barbaro Editore alla pagina 110 ci riporta la testimonianza dei viaggi di Monsignor Del Tufo. Riporto testualmente "...S.Maria di Romanò, in occasione della visita di Mons. Del Tufo, si ritrovava distante da Gioia - de circa un terzo di miglio- e apparteneva a Ferrante di Nobili di Gerace, canonico di S. Maria in Via Lata di Roma. Aveva un altare consacrato ai Santi Cosma e Damiano e sia a quell'epoca che nel 1654 figurava affidata ad una confraternita di laici ed era in obbligo di versare alla curia 1 rotolo di cera e 5 carlini.
La villetta di Via Rimembranze è anche conosciuto come il luogo del vecchio cimitero. Secondo me era il luogo dove si trovava la Chiesa giusto per la distanza dal vecchio centro di Gioia anche se poco più su in direzione Palmi si trova la Via Santa Maria che alcuni indicano come un altra zona della Chiesa. Oggi per capire a tentare di dare una risposta storica e con dati di fatto basterebbe fare il geo radar per vedere cosa ci dice il sottosuolo, ma ci sarà mai questa volontà in quest'epoca di pazzi come cantava Battiato?
Intanto l'otto luglio 2016 un comitato spontaneo di cittadini faceva mettere sulla Via Duomo un Icona a ricordo del tutto e per togliere dall'oblio la cosa.
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