La cappella di Sant'Anna a Polistena, è il luogo più antico del paese dove vengono custodite le ceneri dei morti nel grande flagello ( è così che viene chiamato ancora oggi quel tragico evento)
La tomba della Principessa di Gerace Maria Teresa Grimaldi nella chiesa di San Girolamo a Cittanova ultima feudataria della piana perita durante quel tragico evento.
Il Palazzo della Principessa di Gerace nel centro storico di Gioia Tauro.
Il Fiume Petrace (antico Metauros) nel libro di Michele Torcia "Tremuoto Accaduto nella Calabria e a Messina alli 5 febbraio 1783 " nuove edizioni Barbaro ci informa... " il fiume Petrace, che attraversa la Calabria, e che si passava in barca fu trovato secco da un corriere, che lo passò a cavallo, e a piedi asciutti. Non si sa ancora, se le acque di questo fiume siano profondate in qualche voragine, ovvero abbiano cangiato letto, o questa general convulsione della terra ne abbia chiusa la sorgente"
Seminara è la città che ha subito i danni maggiori e che è stata stravolta completamente. Nella foto su i resti della porta d'ingresso.
Il dito di Domenico Scordo indica sul basso rilievo custodito in Comune la porta d'ingresso dalla quale passò l'imperatore Carlo V.
Una delle Chiese distrutte ed abbandonate.
I bastioni di Rosia, il ragazzo nella foto è il mio amico Domenico Latino giornalista di Gazzetta del Sud è originario di Seminara.
Domenico Scordo fa da guida ai miei amici Duscio tra i tesori di Seminara arrivati a noi dopo quel tragico giorno. Domenico è una persona meravigliosa che ama davvero il suo paese e ne promuove con ogni mezzo la sua storia.
Un altra città andata completamente distrutta è stata Oppido Vecchia che si trovava in un sito diverso da quello attuale, nella foto su una delle porte d'ingresso.
Una delle spaccature delle montagne che la circondavano.
Resti del Castello.
Resti del monastero delle Clarisse in foto oltre a me al centro sulla destra Walter Bonanno a sinistra il Professore Rocco Liberti storico locale che ci ha fatto da guida quel giorno.
Il Professore indica i resti di una fontana pubblica.
Quel che resta del chiostro delle Clarisse.
Terranova Sappo Minulio antica città feudale, per trovarne i resti bisogna entrare nel cimitero dove si trova una delle torri della cinta muraria.
Alcune litografie che descrivono il grande flagello custodite dentro il comune.
Santa Cristina d'Aspromonte è un altra cittadina che rispetto al sito attuale si trovava in un sito diverso. Nella foto su un reperto dell'antica Santa Cristina.
Una delle spaccature del terreno
Resti della cittadina.
Il Castello ancora in ottime condizioni.
La Chiesa del Rosario a Taurianova un altro dei tesori giunti a noi, meravigliosa.
Il trittico marmoreo del Gagini a Galatro custodito oggi nella Chiesa di San Nicola ma proveniente dalla Chiesa di Santa Maria della valle andata distrutta nel grande flagello.
Il mio "viaggio" continua ci sono luoghi che devo ancora vedere e altri che so già di non poter vedere più perchè andati distrutti completamente.
Nessun commento:
Posta un commento