La strada corre all'interno del bosco
circondati dai colori accesi delle reti usate per la raccolta delle olive.
Si domina quasi tutta la piana da questi luoghi ameni.
Scendendo verso la grotta si vedono piccole opere di ingegneria fatte da anonimi contadini che poi forse non hanno perso troppo tempo sui libri ma sanno trovare delle soluzioni valide per superare la morfologia del territorio.
Un colpo al cuore...un tratto di binari rimasto intatto della vecchia linea Fcl.
La grotta come si presenta oggi, sicuramente diversa dai tempi in cui Sant'Elia viveva da eremita.
Graffiti lasciati dalle persone che negli anni sono passate da questo luogo, forse alcuni sono stati realizzati durante la guerra, credo fosse utilizzata come valido riparo.
Domenico e Walter discutono... .
Alcune lapidi.
L'acqua, della fonte considerata miracolosa,che gocciola dal soffitto roccioso della grotta sin dai tempi di Sant'Elia.
Alcuni luoghi esterni forse creati anche dall'uomo nei vari secoli.
I binari e una galleria attirano ancora la nostra attenzione.
Decidiamo di entrare nella galleria non è troppo lunga ed è bene illuminata dalla luce naturale.
Altra tappa l'ex casello di Melicuccà
Divenuto Chiesa per gli ortodossi all'epoca guidati da Padre Metodio.
All'intero di Melicuccà attira la mia attenzione questa piccola chiesetta affiancata ad un palazzone.
Nelle mie mani una cartolina della ex stazione di Melicuccà comprata in un mercatino anni prima. A vedere com'è adesso e quel treno sbuffante in cartolina vien solo da piangere.
Ancora altri scatti della ex stazione.
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