sabato 4 maggio 2019

Brancaleone Vetus 25 aprile2019

Il 25 aprile siamo andati a Brancaleone vetus per la giornata del ricordo del genocidio Armeno organizzata dalla locale pro loco guidata da Carmine Verduci. La collinetta dove sorgeva il borgo abbandonato definitivamente dopo una disastrosa alluvione alla fine degli anni cinquanta del secolo scorso compare quasi spoglio davanti ai nostri occhi.

l'unica via che lo collega alla parte marina è stretta consente il passaggio di piccole auto.


Siamo in ritardo la cerimonia è già iniziata ma ci facciamo strada.

La casa sulle torbiditi arenacee siltose ancora resiste al passare del tempo.



Siamo però fortunati facciamo parte del primo gruppo che entra nella grotta dell'albero della vita.




Il professore Sebastiano Stranges Ellesmere grande studioso e scopritore delle tracce Armene ci fa una piccola lezione davvero incantevole.

Una croce sui muri della grotta corredata da simboli religiosi Armeni.

Visitatori in fila per entrare alla grotta che inconsapevolmente per un giorno fanno rivivere il piccolo borgo.




Resti delle lapidi tombali oggi a cielo aperto ma un tempo inglobate nella chiesa protopapale di Maria SS Annunziata.

Carmine Verduci con gli abiti Armeni da delle spiegazioni a mia moglie.


Per le vie del borgo si è provveduto anche al recupero della toponomastica...grandioso.





Ripercorrendo le vie ci uniamo idealmente ai vecchi abitanti che hanno vissuto il luogo.

I resti della chiesa matrice dalla parte bassa

La nuova Brancaleone che da montanara è diventata marinara.


Prima dell'editto di Saint Cloud da parte di Napoleone i morti venivano seppelliti nelle chiese solo dopo sono sorti i cimiteri. 



Le torbiditi arenacee siltose sono delle opere d'arte della natura da 20 milioni di anni

Particolare del maestoso altare proveniente dalla Chiesa matrice di cui rimangono poche tracce. 


venerdì 3 maggio 2019

Caulonia superiore processione del sabato santo e caracolo

La settimana santa è molto intensa in Calabria e io vado in fibrillazione vorrei fotografare un pò tutto ma per ovvi motivi non è possibile. Dopo varie letture scelgo di andare dove ci sono andati in pochi o addirittura nessuno (a dire il vero oggi quasi impossibile) per dare luce a quello che non si conosce e si vede poco. Insomma quest'anno sono stato a Caulonia superiore per il sabato santo una processione che è un pezzo di Spagna che dal 1600 grazie a famiglie della mursia si ripete ancora.



arrivo come sono solito fare con largo anticipo e sono colpito da alcuni volti ai quali chiedo gentilmente di mettersi in posa...non lo faccio quasi mai ma questa volta rompo le mie regole.





la processione inizia dalla parrocchia del rosario una delle due che decido di seguire l'altra è partita dall'immacolata


L'incrocio dove le due processioni si incontrano e alla quale dopo la chiamata di un banditore si fonderà in una sola processione che si snoderà per i vicoli della vecchia Caulonia.




in alcuni punti sembra di rimanere bloccati ma mi fanno notare che da secoli ci passano sempre con tutti i paramenti e le statue.




L'ingresso a piazza mese dove inizia il caracolo




Il caracolo è uno zig zag nella piazza apparentemente disordinato che invece segue un ordine ben preciso io mi ci sono tuffato in mezzo e non so se guardare a destra a sinistra avanti o dietro. 







La processione è finita la banda suona le ultime note e si torna nelle rispettive chiese.