Ormai è diventato un coro quasi unanime che gira su un disco rotto, Gioia Tauro è brutta.
Sento ormai questa frase da quando ero bambino, di sicuro la mia città non è la più bella del mondo, è stata offesa dai suoi stessi cittadini con costruzioni brutte, quello che in questi giorni si vede per strada con il rilascio di rifiuti in modo indiscriminato la dice lunga sul modo di essere di alcuni gioiesi. Viviamo di un individualismo esasperato, però dovete sapere che la civiltà di un popolo si vede da come mantiene le strade le piazze le scuole.
In ogni caso non vi voglio fare la morale, voglio invece fare un giro virtuale con voi nei luoghi che potrebbero cambiare lo stato delle cose.
Il fiume Petrace, da sempre l'acqua è vita e ricchezza lo avevano capito i greci che vi si stabilirono molti secoli fa fondando l'antica Metauros.
oggi quello che vedete nelle foto non è facilmente raggiungibile,intorno vi è una discarica a cielo aperto, con una bonifica seria si potrebbe creare un oasi naturale che nonostante tutto gli uccelli migratori già usano. Ci sarà mai questa volontà?
Il mare di qualche anno fa con alcuni lidi funzionanti, se vi è il giusto controllo delle acque marine e un giusto investimento degli operatori privati il nostro mare non ha nulla da invidiare ad altre zone rinomate.
Il centro storico Piano delle fosse con la piccola chiesa di Sant'Antonio il piccolo museo Metauros e le residue torri che lo circondavano. Per quanto tempo ancora tutto questo deve restare sconosciuto al di fuori dei nostri confini?
Due case per me bellissime che nostri concittadini di altri tempi hanno lasciato curando molto anche il lato estetico, la prima è lo chalet Galeso da poco restaurato, la seconda casa Gianesini.
I vagoni abbandonati della ex calabro lucana, un museo a cielo aperto che sta per scomparire grazie alle ingiurie del tempo.
Un albero che si trova su un balcone naturale sulla contrada Ciambra. Creare un luogo protetto con panchine dove poter ammirare la vista della sicilia e i tramonti non sarebbe male. si farà mai qualcosa?
Uno dei boschi d'ulivi secolari che circondano Gioia, abbiamo la campagna ad un passo ma sembra che non sappiamo cosa farcene.
L'ex oleificio Gaslini, archeologia industriale si chiama oggigiorno cosa farne? aspettiamo che crolli definitivamente?
Cosa dire di più i problemi che ci attanagliano sono tanti è vero, ma per risollevare le sorti di un popolo bisogna ripartire dalle cose buone e belle.