mercoledì 31 maggio 2017

Il sentiero del trecciolino

Giorno 28 maggio numerose associazioni del territorio hanno partecipato all'inaugurazione del nuovo tratto del famoso percorso fino a Bagnara. Mi tocca dirvi subito che non vedrete le foto della partenza non ho fatto in tempo e poi non mi sono mai piaciute le cerimonie dove vi sono sfilate di persone che sono li solo per il gusto di farsi vedere, manca anche il nuovo tratto perchè non avevo tempo per farlo tutto. Insomma direte che hai combinato? aspettate e guardate. Un buon Calabrese secondo me almeno una volta nella vita deve fare questo percorso, un balcone naturale sullo stretto di Messina.
Il periodo non è dei migliori per vedere la magia dello stretto io consiglio le belle giornate di febbraio se possibile.
La vista del mare meraviglioso sotto lo sperone della motta di Palmi.
Il mio amico Pasquale fa strada.
Un altra vista meravigliosa della marinella di Palmi.
un altra vista dello stretto.
Ci uniamo ai ragazzi di Sudtrek che da anni promuovono il territorio calabrese con le loro uscite.
Un punto in cui sono stati fatti degli interventi (sembra milioni di euro) nonostanze ci fosse lo spazio i paletti sono stati conficcati sulle rocce.
Tirreno meridionale costa viola.
La marcia è spedita, come si vede dalle foto la protezione è sul lato sbagliato la parte da proteggere mi sa che è a destra.
Uno dei punti più belli la natura crea una galleria.
Il gruppo marcia spedito e compatto.
Le rocce lungo il percorso ricordano le eruzioni di milioni di anni fa quando si formò la terra come la conosciamo oggi.
Al ritorno facciamo un incontro inaspettato con il signor Loiercio che suona per noi la tromba marina.

giovedì 25 maggio 2017

L'oasi naturale del Metauros (odierno petrace)

Tutte le foto che vedrete in questo articolo sono state fatte nell'arco di dieci anni, tanto è il tempo che ci vuole per documentare seriamente un luogo. Perchè parlo di oasi naturale? è un luogo incantevole che i greci più di duemila anni fa avevano apprezzato per le sue acque pulite e pescose, un tempo era anche navigabile. Oggi la situazione ambientale è davvero disastrosa i comuni che ne hanno competenza immediata Gioia Tauro e Palmi di certo non hanno le forze economiche per bonificare il tutto e renderlo fruibile a tutti...e si perchè uno dei problemi è anche che tanta bellezza è nascosta agli occhi del mondo, bisognerebbe un intervento governativo serio se solo ve ne fosse la volontà e la conoscenza del luogo

Attraversamento della foce a cavallo
                                                 
Un pezzo di Louisiana Calabrese

io vicino ad un grosso tronco arrivato dopo una delle numerose alluvioni

Erroneamente detto fiumara...qua è in piena estate carico d'acqua è l'ultimo fiume della penisola verso sud

resti di un a alluvione nei pressi della foce

verso Palmi un inverno 

inverno acque non limpide


                                           il laghetto che si forma di solito vicino alla foce





 la foce in estate




cormorani durante la loro permanenza sul fiume



uno scatto al volo dal treno sempre in estate, questo è un punto normalmente non osservabile dalla strada, visto la costruzione del nuovo ponte sarebbe bene lasciare il vecchio mettendolo in sicurezza per crearne un balcone naturale sul golfo.


                              altre visioni insolite del fiume punti raggiungibili solo a piedi
i ponti che normalmente non si possono vedere arrivando a Gioia Tauro da sud, probabilmente in uno di questi punti nel 1503 vi fu una delle battaglie di Seminara...neanche una tabella ne ricorda l'evento.

venditori ambulanti al ritorno in estate dai lidi di Palmi

un tramonto a febbraio

le note dolenti una delle vie che costeggiano il fiume usata come discarica e quello che via arriva per acqua.
Gioia Tauro vista dalla foce, abbiamo un fiume ma non sappiamo di averlo e che farcene, cambierà mai questo stato di cose?
                                                                       

domenica 14 maggio 2017

Le torri del centro storico di Gioia Tauro

Ho una grande pena per il mio paese Gioia Tauro perchè ancora oggi nel 2017 mi rendo conto che siamo davvero in pochi a conoscerne la storia. Una delle cose che è davvero sconosciuta da tutti fuori dai nostri confini sono il sistema di torri che vi erano nel Piano delle Fosse. Dovete immaginare un piccolo borgo circondato da mura con una serie di torri, quadre, di avvistamento o cavallare non vi so dire e non spetta a me dirvelo non sono uno storico, quello che vi posso far vedere è quello che rimane oggi di questo.
Questa è quella che è inglobata nel palazzo della principessa di Gerace si può accedere da Vico Scuro dove si trova oggi il delizioso ristorante del mio amico Pierino Rosace il quale molto disponibile vi farà ammirare l'interno della torre.
Questa è una delle torri che si trova nei famosi orti terrazzati del piano delle fosse.
Questo invece è il particolare di quello che resta delle mura dell'antica Gioja.
                                       Un altra torre è ormai inglobata in costruzioni moderne.

Una parte delle mura e di un altra torre forse la meglio conservata in un altro giardino che ho potuto vedere grazie all'amico Antonio Rotolo.






La torre quadra che oggi ospita il laboratorio di Sante Pellicanò.
Una delle torri vista dall'alto.

La torre del palazzo della principessa di Gerace vista da via xiv maggio.

La base di una torre vicino palazzo Baldari, oltre le pietose condizioni non vi è neanche una tabella che ne indichi la presenza. 
Questa documentazione fotografica è durata un pò di anni perchè non è stato facile trovare i canali giusti per poter visitare tutte le torri ma nel tempo ci sono riuscito, grazie alla disponibilità di molte persone. Le torri forse erano di più ma non vi sono documentazioni certe a cui fare riferimento tranne quelle fantasiose che lasciano il tempo che trovano, spero un giorno che si possa riparare almeno in parte a questa storia dimenticata.