venerdì 20 aprile 2018

25 agosto 1847 Edward Lear passa da Gioia...

Recentemente come molti sapranno sono stato al castello di Sant'Aniceto durante l'escursione alcuni storici locali ricordavano del passaggio del viaggiatore inglese Edward Lear da quei luoghi e si soffermavano sul fatto che non vi fosse neanche una tabella a ricordare tale evento. Tutto questo mi ha fatto riflettere un pò
Questa è la lapide posta in una bella via di Polistena. Nel libro in mio possesso "Diari di Viaggio in Calabria e nel regno di Napoli-Edward Lear editori riuniti traduzione di Giuseppe Isnardi" a pagina 126 si legge (riporto testualmente) " Gioia, forse avrebbero dovuta chiamarla Noia! infatti, tutta la parte bassa di questa enorme pianura è famosa per la sua malaria micidiale. Benchè la scala o porto di Gioia, sia il centro commerciale per tutti i prodotti (olio e olive) di questo vasto e fertile territorio, è inabitabile dopo la prima settimana di maggio." più avanti scrive " Dopo averla attraversata ci trovammo, ben presto, entro i confini della pestifera Gioia. Era null'altro che un villaggio, composto di alcuni magazzini e di una grandissima osteria in prossimità della spiaggia." 
Non scrive certo belle parole ma è la nostra storia nel bene e nel male, lancio un appello dal mio blog a tutte le associazioni gioiesi riusciamo a riparare a questa mancanza?
Il luogo dove dovrebbe essere messa la tabella secondo me è la parte di finale di via veneto visto che Lear è stato in questa grande locanda che credo si trovasse in queste zone.

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