Domenica 15 aprile 2018 si è svolta questa tappa nell'ambito del progetto " la via dei borghi" organizzata da Kalabria Experience e dall'associazione culturale Il Giardino di Morgana. Sveglia presto per raggiungere il punto d'incontro che per noi dista quasi 80 km per poi raggiungere il punto da dove partirà la vera escursione.
Si parte...
dopo poche centinaia di metri già si vede la fortezza di Sant'Aniceto
La camminata è piacevole anche se disturbata da venti forti di scirocco
il paesaggio è già tutto in fiore per la primavera
alcuni scorci mi colpiscono in modo particolare.
Qualcuno vedendomi fare questo scatto si chiede perchè? cosa ci vedrò mai?
I mattoni a vista del garage la rete lasciata li davanti incuranti della bellezza che si trova a pochi metri, insomma un condensato dell'incuranza calabrese e meridionale.
Sono con tutta la famiglia a questa uscita, le mie figlie mi chiedono di scattare la foto di questo albero che secondo la discussione è un mandorlo o forse un ciliegio...io dico "cerasara" di sicuro.
Resti di una chiesa bizantina con quello che doveva essere un Cristo Pantocrate, purtroppo vandalizzato dal tempo e dalle persone.
Resti forse del monastero
Il costone dove era costruito già metteva paura per l'altezza a cui si trovava
Gli storici locali ci illustrano la storia del castello ed in particolare si soffermano sul passaggio del viaggiatore inglese Edwar Lear che ha girato tutta la provincia di Reggio nel 1847 passando anche da Gioia Tauro. Oggi pochi comuni anche con una misera tabella ricordano questo viaggiatore che ci ha lasciato una bella testimonianza dei luoghi e delle persone del tempo.
Andiamo a trovare un posto per fare il nostro "picnic"
Carmine gira nel vuoto...
Le rocce delle montagne vicine sono decisamente belle
Ci infiliamo dentro i resti di una cisterna della fortezza e vediamo questo piccolo scempio
ma il resto è davvero meraviglioso
E' ora del rientro...
All'antiquarium di Lazzaro mia figlia mi guarda attraverso i reperti esposti...
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