mercoledì 29 agosto 2018

Gioia Tauro film festival 2018

...Fai attenzione è pericoloso appena arrivi nota la tabella con i colpi di fucile. Queste sono le parole che mi sono sentito dire da una ragazza pugliese venuta per il festival...mi sono girato e le ho detto, guarda queste sono le persone che ti vogliono fare del male...le ho mostrato la veranda di palazzo Baldari piena di gente... .

L'Italia vive di luoghi comuni e di cattivi racconti e anche di cattive produzioni cinematografiche, vero non siamo dei santi e non lo siamo mai stati ma Gioia Tauro è un paese normale che vive i problemi che attanagliano il resto della nazione se non tutta l'Europa. Ma torniamo al Festival

Si è aperto con La battaglia di Algeri di Gillo Pontecorvo Leone d'oro a Venezia nel 1966, lo avevo visto per la prima volta venticinque anni fa in VHS e rivederlo nel 2018 nella piazza principale del nostro centro storico che in alcuni punti somiglia alla Casbah di Algeri fa un grande effetto. E' stata una scelta azzeccata, secondo me ogni festival negli anni che verranno dovrebbe iniziare con uno di questi filmoni "dimenticati".
Sicuramente il giovane regista Jonas Carpignano ormai gioiese doc sicuramente non deluderà questa mia e nostra aspettativa. 
Per motivi di lavoro non ho potuto vedere tutto il festival ma ci tenevo tanto a vedere Lazzaro Felice di Alice Rohrwacher che ha tra gli altri attori la sorella Alba (astro nascente del nuovo cinema Italiano). Un film onirico che parla degli ultimi 
Alba...
Il pubblico numeroso e attento del Festival è una garanzia per le prossime edizioni che i ragazzi di Gioia3.0 organizzeranno di sicuro negli anni a venire. Voglio fare i complimenti a questi ragazzi che per il bene comune già oggi hanno creato un festival che resterà nella storia di questa cittadina. 

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